domenica 29 gennaio 2012

Chi era Oscar Luigi Scalfaro?

Chi era Oscar Luigi Scalfaro?

Questa notte 29 gennaio 2012, a Roma, si è spento all'età di 93 anni per arresto cardiaco Oscar Luigi Scalfaro. 

Senatore a vita della Repubblica Italiana  dal 15 maggio del 1999, verrà ricordato soprattutto per essere stato il nono Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 28 maggio 1992 al 15 maggio 1999.

Qualche nota Biografica e qualche curiosità

Oscar Luigi Scalfaro nasce a Novara il 9 settembre 1918. Scalfaro si laurea in Giurisprudenza nel 1941 presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.  Nel 1943 entra in magistratura e il 26 dicembre 1943 si sposa con Mariannuzza Inzitari.  La moglie, sfortunatamente, morì ventenne dando alla luce l'unica figlia di Scalfaro, Marianna nel 1944. Nel 1946 fece parte dell'Assemblea Costituente e poi del primo Parlamento della Repubblica. Fu più volte ministro, e uomo chiave della Democrazia Cristiana. In un periodo disatroso della Repubblica Italiana e post-"Mani Pulite", in cui lo Stato lottava contro il dilagare delle stragi mafiose, venne eletto Presidente della Repubblica (1992-1999).

Il caso del "prendisole":
nel 1950 Scalfaro si trovava a cena presso un risotante romano "da Chiarina" con altri deputati. Tra gli altri commensali vi era una donna, la bella Edith Mingoni in Toussan (Movimento Sociale Italiano) che indossava un un bolerino (prendisole) sopra il vestito senza maniche. La ragazza per il caldo tolse l'indumento, mostrando le proprie spalle nude, cosa che oggì non avrebbe destato il che ben minimo scalpore, ma all'epoca questo gesto fece uscire di senno Scalfaro. Egli infatti intimidò, anzi ordinò, alla donna di rimettere immediatamente in dosso quello che aveva rimosso urlandole queste parole: "E uno schifo! Una cosa indegna e abominevole! Lei manca di rispetto al locale e alle persone presenti. Se è vestita a quel modo è una donna disonesta. Le ordino di rimettere il bolerino !".
Allorchè i democristiani seduti alla tavola con Scalfaro si precipitarono a cerca dei poliziotti che obbligassero la donna a rimettere il capo addosso. Lo scandalo dilaga e finisce in parlamento, il padre della donna sfida addirittura Scalfaro a duello, ma egli si rifiuta dichiarando che un il duello fosse contrario ai suoi principi di cristiano.
Addirittura il celebre Totò interviene nella vicenda scrivendo a Scalfaro mediante un giornale dell'epoca testuali parole : "Ho appreso dai giornali che Ella ha respinto la sfida a duello inviataLe dal padre della signora Toussan, in seguito agli incidenti a Lei noti. La motivazione del rifiuto di battersi da Lei adottata, cioè quella dei princìpi cristiani , ammetterà che è speciosa e infondata. Il sentimento cristiano, prima di essere da Lei invocato per sottrarsi a un dovere che è patrimonio comune di tutti i gentiluomini, avrebbe dovuto impedire a Lei e ai Suoi Amici di fare apprezzamenti sulla persona di una Signora rispettabilissima...".



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