domenica 13 novembre 2011

Chi è Mario Monti, il nuovo candidato alla Presidenza del Consiglio?

Mario Monti
Mario Monti nasce a Varese il 19 Marzo del 1943. Si diploma all'Istituto Leone XIII di Milano e si laurea alla Bocconi nel 1965; dopo un periodo passato negli Stati Uniti, dove si specializza a Yale studiando con il futuro premio Nobel James Tobin (quello della Tobin tax sulle transazioni finanziarie), comincia a insegnare all'Università di Torino nel 1970. Quindici anni dopo diventa professore di Economia politica alla Bocconi, dove assume l'incarico di rettore dell'Istituto di Economia Politica.
Mario Monti è considerato uno dei piuù autorevoli economisti italiani.

COMMISSARIO EUROPEO:
La sua competenza ne fa un candidato ideale per incarichi tecnico-istituzionali: se ne accorge nel 1994 Silvio Berlusconi, appena insediatosi a palazzo Chigi, che lo indica come commissario europeo. A lui vanno le deleghe per il mercato interno, i servizi finanziari e la fiscalità. Viene riconfermato come commissario europeo dal governo di centrosinistra guidato da Massimo D'Alema, dove gli viene affidata la delega per la concorrenza.

LA MULTA A MICROSOFT:
Fermo, quasi ostinato nel sostenere e difendere il mercato libero, durante il suo mandato Monti intraprende un’epica battaglia contro la Microsoft di Bill Gates per abuso di posizione dominante. La battaglia si conclude con una maximulta da 497 milioni di euro per il gigante Usa, condannato a consegnare agli altri produttori di software i codici sorgente di Windows per renderli compatibili con i suoi. Nel 2004, Berlusconi, tornato nel frattempo a Palazzo Chigi, decide di non rinnovargli l'incarico, preferendogli Rocco Buttiglione, poi stoppato dal Parlamento europeo per le sue affermazioni anti-gay.


A SOSTEGNO DELLE LIBERALIZZAZIONI:
Dalle colonne del Corriere della Sera, Monti conduce una triplice battaglia per il mercato, le liberalizzazioni e il rigore dei conti pubblici. Sua l'idea, lanciata quando l'emergenza era lontana da venire, di porre un tetto ai rendimenti dei titoli di Stato, per evitare che il debito si autoalimentasse. In un editoriale di pochi giorni fa ha anche rivolto severe critiche a Silvio Berlusconi per la sua condotta politica e la sua gestione della crisi.

Monti è stimato all’estero e benvoluto dalla grande industria e dalle grandi banche, infatti l'Europa lo vede come l'unico uomo capace di tirare l'Italia fuori dal caos.

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